si formano e muovono velocissimamente. — La vista è generata dal loro contatto. — Perchè si veda l’immagine di là dello specchio. — Perchè nello specchio si vedano a sinistra le cose che sono a destra. — Rifrazione. — Perchè le nostre immagini specchiate segnino i nostri movimenti. — Perchè i corpi risplendenti offendano la vista. — Perchè l’itterico veda giallo. — Perchè dal bujo vediamo ciò ch’è in luce, e non viceversa. — I sensi son fonte certa di conoscenza; le loro illusioni procedono dall’animo. — Contro chi asserisce, che nulla si può sapere. — Dell’udito. — La voce è corporea. — Immagini della voce. — Dell’eco. — Perchè la vista non traversa i corpi che può traversare la voce. — Del gusto. — Perchè i cibi, che a taluni son gustosi e vitali, ad altri son velenosi ed ingrati. — Dell’odorato e delle diverse impressioni degli odori. — I simulacri dell’animo e loro eccellente mobilità. — Perchè pensiamo ciò che vogliamo. — Le membra nacquero prima dell’uso. — Della fame e della sete. — Perchè possiamo muoverci a volontà. — Del sonno e de’ sogni. — Che sia e come nasca l’amore. — Contradizioni ridicole degli amanti. — Non doverci della donna formare un ideale. — La voluttà dell’amplesso è comune al maschio e alla femmina. — Della rassomiglianza dei figli a’ parenti. — Della sterilità. — Importanza delle simpatie.
Chi trovò la sapienza giovò agli uomini più che gli Dei. — Proposizione del libro. — La terra, il mare, la luna, il sole e le altre parti del mondo non sono di natura divina, nè sedi degli Dei. — Il mondo non è stato fatto da Numi, nè a cagione e utilità degli