438A ogni corpo ad ognor saría presente,
Nè a ceder cominciando alcun di loro,
Proceder non potría cosa nessuna. 441Ma per le terre e i mari e il ciel sublime
In molte guise e con diversa legge
Molti mobili corpi abbiam sott’occhi, 444Che, se il vuoto non fosse, onninamente
Del ratto moto mancherian non solo,
Ma in modo alcuno non sarebber nati, 447Poichè, stipata in ogni parte essendo,
La materia ad ognor queta starebbe.
Molte cose oltre a ciò, che sembran solide, 450Pur, se bene tu guardi, han raro il corpo:
Penetra quindi i sassi e le spelonche
L’umor molle de l’acqua, e in abbondevoli 453Stille piangon dovunque; indi pe ’l corpo
Degli animali si diffonde il cibo;
Crescon le piante, e a tempo lor dan frutti: 456Chè da l’ime radici a’ tronchi, a’ rami
Propagasi per tutto il nutrimento;
A traverso le mura e i chiusi tetti 459Passan le voci trasvolando, e il freddo
Rigido fino a l’ossa apresi un varco.
Che, se alcun vano dentro a lor non fosse 462Per cui passino gli atomi, per certo
Ciò avvenir non vedresti in guisa alcuna.
Tra cose poi di non maggior figura