1059Anche un lume notturno allora estinto,
Ove co ’l triste odor le nari offenda [M.]A chi affetto è del mal, per cui di peso 1062Cadere a terra e spuma emetter suole,
Subitamente gli concilia il sonno.
E dal grave castòreo, ove l’odori 1065Allor che solva il mensual tributo,
Assopita è la donna, il capo inchina
Languidamente, e il nitido lavoro 1068Da le tenere mani sfuggir lascia.
Molte cose oltre a queste indeboliscono
Il corpo e gli arti rilassano e l’anima 1071Fan vacillar ne l’intime sue sedi.
Se poi ti bagni a stomaco satollo,
E ne’ caldi lavacri anco t’indugi, 1074Quanto è facil, che tu spesso dal seggio
Cada svenuto a la cald’acqua in mezzo!
E quanto facilmente entro al cervello 1077S’insinua del carbone il fetor grave,
Se non prendemmo un poco d’acqua avanti!
Ma quando il suo poter, fatto più forte, 1080Le membra invade de la casa, allora
Il venefico odor simil diviene
A mortifero colpo. Entro la terra 1083Generarsi non vedi anche lo zolfo
E rappigliarsi il fetido bitume?
E quando infin de l’oro e de l’argento