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368 la natura

Decorso d’acque, e in cui da tutte parti
Tutti cadono i fiumi: a questo aggiungi
819Le passaggere piove, i temporali
Che van di volo, e spruzzali tutte e irrigano
Le terre e i mari; anche i suoi fonti aggiungi:
822Pur tutto ciò del vasto oceano a petto
Non può sommar che ad una goccia a pena.
Strano quindi non è, che il mar non cresca.
825Gran parte inoltre il Sol co’ rai ne assorbe:
Noi di fatto vediam, che il Sol rasciuga
Gli umidi panni co’ suoi raggi ardenti;
828Sappiam, che molti e sovra a larghi campi
Si distendono i mari, e ben che il Sole
Una quanto più vuoi picciola parte
831Dal vasto piano di ciascun delibi,
È forza pur, che in tanto spazio a’ flutti
Larga copia ei rapisca; e una gran parte
834Ponno i venti altresì toglier d’umore,
Quando spazzano i piani ampj de l’onde,
Già che spesso vediam, che in una notte
837De’ venti al soffio asciugansi le vie,
E il molle fango si condensa in croste.
Molto in oltre insegnai ch’anco le nubi
840Tolgono umor dal vasto pian del mare,
E l’accolgono in grembo, e su ’l terrestre
Orbe intero qua e là spargonlo, quando
843Piove qua giuso, e porta nembi il vento.