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362 la natura

E come in un istante abbian costume
Di valicar per uno spazio immenso.
657Strano dunque non è, se spesso a un tratto
E tenebre e tempeste alto sospese
Covrano terra e mar di sì gran nembi,
660Quando d’ovunque e da’ meati tutti
De l’etra e, a dir così, per li spiragli
Del mondo ampio d’intorno, agli elementi
663E l’entrare e l’uscir sempre è concesso.
     Ora in che modo ne l’aeree nubi
Si accolga il pluvïoso umido, e in terra
666Giù mandate da lor cadan le piogge,
Ti spiegherò: proverò pria, che molti
Principj d’acqua sorgono ad un tempo
669Con esse nubi da le cose tutte,
E ugualmente così le nubi e l’acqua,
Che ne le nubi sta, crescono insieme,
672Come a punto co ’l sangue il corpo cresce
E il sudor similmente e ogni qualunque
Umore infin, ch’è ne le membra nostre.
675Molto umore marin prendon pur anco
Spesso le nubi in sè, quali pendenti
Biocchi di lana, allor che sopra il vasto
678Mar le portano i venti. In simil guisa
Da ogni fiume l’umor s’alza a le nubi;
Dove allora che in molti e in molti modi
681Acconciamente d’ogni intorno accorsi