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356 la natura

Con venti e fiamme in gran tumulto ondeggi.
La prima parte del calore è infatti
495L’ultima del rigor, sì come è il tempo
Primaveril; quando però son misti,
Forza è ben che tra lor torbidi pugnino
498Gli elementi dissimili; ed allora
Che l’estremo calor misto co ’l primo
Freddo si volve, e la stagion ne porta
501Che d’autunno si noma, i verni acuti
Con gli estivi calor sono in conflitto;
Onde son da chiamar stretti de l’anno
504Queste mezze stagioni; e meraviglia
Non è che a tempo tal movansi in cielo
Più fulmini e più torbide procelle,
507Poichè, quindi a le fiamme essendo misto
Quinci a’ venti ed a l’acqua, è combattuto
Da l’una e l’altra parte in dubbia guerra.
     510S’investiga così l’essenza vera
De l’ignifero fulmine, e s’intende
Con qual forza e’ produca i varj effetti,
513Non già scartabellando innanzi e indietro
Carmi Tirreni e rifrustando invano
De la secreta volontà dei Numi
516Un qualche indizio per saper di dove
Giunga il foco volante, o si converta
A destra parte o a manca, e in qual maniera
519Ne’ chiusi lochi insinuar si possa,