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354 la natura

Più la nube non può, fuori prorompe
L’occulta forza, e però tanto vola
441Mirabilmente impetuösa, quanto
Da validi congegni armi lanciate.
Aggiungi, che di piccoli e di lisci
444Elementi è composta, e a tal sostanza
Facil non è che corpo alcun resista:
Perch’essa sfugge, ed ogni picciol varco
447Penetra, nè vi son freni ed intoppi
Che indugiare la ponno, e però vola
Sguisciando con veloce impeto. Arrogi
450Che, per natura sua tendendo al centro
Qualunque peso, ove si aggiunga un colpo,
La sua velocità tosto s’addoppia,
453S’ingagliardisce il primo impeto, a segno
Che vie più veemente e più veloce
Sgombrasi a colpi ogn’indugioso inciampo,
456E indomito prosegue il suo vïaggio.
Poichè in oltre da lungi il fulmin viene,
Più e più velocità prendere ei debbe,
459La qual s’accresce al còrso, e le gagliarde
Forze augumenta e invigorisce il colpo:
Giacchè fa sì, che drittamente a un loco
462Traggano, a così dir, tutti i suoi semi,
E concorrendo là s’urtin tra loro.
Forse da l’aere stesso e’ trae passando
465Taluni corpi, che co’ loro impulsi