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332 la natura

1884Allor gli scherzi e le novelle e i dolci
Fragorosi cachinni erano in uso,
Chè allor l’agreste musa era in vigore;
1887A circondare allor gli omeri e il capo
E con foglie e con fior vòlti in corone
La gioconda lascivia suggería,
1890E a farsi innanzi movendo le membra
Fuori di metro rozzamente e a battere
Con rozzo piede la materna terra:
1893Onde allegri sorgean risi e cachinni,
Chè tutte queste cose erano allora
Per la lor novità care e stupende.
1896Anche allora agl’insonni era sollievo
Ne l’egre veglie il varïar la voce
In molte guise e il modular de’ canti,
1899Ed il discorrer con adunco labbro
I calami sonori; indi quest’uso
Chi perde il sonno ancor gradisce e serba,
1902E ad osservare il convenevol metro
Apprese: non però punto più dolce
Frutto ne coglie, che la razza agreste
1905De’ figli de la Terra allor cogliesse.
Poi che ciò ch’è presente e si possiede,
S’altro miglior non si conobbe avanti,
1908Piace su tutto, ed il miglior ne sembra;
Ma la più nova invenzïon rovina,
Quasi fosse più bella, ognor le antiche,