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306 la natura

1182Ben che stupido sia, da quel che segue.
Il caval primamente agil fiorisce,
Poi che trascorso ha il suo terz’anno appena;
1185Il fanciul non così; perch’anco allora
Cerca nel sonno le lattanti mamme
De la nutrice. Quando poi le valide
1188Forze al caval per tarda età languiscono,
E con la vita fuggitiva mancangli
Le fiacche membra, finalmente allora
1191Co ’l fiore de l’età spunta a’ fanciulli
La giovinezza e di lanuggin molle
Veste le guance. Non dèi creder quindi,
1194Che da l’equino seme e da l’umano
Combinati Centauri esister ponno,
O co ’l semimarin corpo succinto
1197Di rabbïosi cani orride Scille
Ed altri mostri simili, di cui
Vediam tanto le membra esser discordi:
1200Che nè fiorir, nè le corporee forze
Assumer ponno al tempo stesso, e perderle
Con la vecchiezza; nè di simil venere
1203S’accendon, nè costumi han compatibili,
Nè uguali a’ corpi lor cibi piacevoli.
Così veder si può, che la cicuta
1206Sovente ingrassa le barbute greggi,
Quando invece è per l’uomo acre veleno.
E se, in oltre, la fiamma arde e consuma