81E l’ingannan l’effigie, allor che in sogno
Cui la vita lasciò veder ne sembra;
Seguitando il dovuto ordin, son tratto 84A dimostrar, che il mondo è di mortale
Ed insiem di natio corpo composto;
E in quali modi l’unïon degli atomi 87La terra, il cielo, il mar, le stelle, il sole
E il disco de la luna abbia formato;
Quali animali abbia prodotti allora 90La gran Tellure, e quali in alcun tempo
Nati non siano; come mai con tanto
Varïar di linguaggio abbian gli umani 93Principïato a favellar tra loro
Per via de’ nomi de le cose, e come
Siasi potuto insinuar ne’ petti 96Quel timor degli Dei, che invïolati
Serba, quanto il terrestre orbe si stende,
Tempj, laghi, foreste, idoli, altari. 99Con qual forza Natura aggiri e regga
Del sole il corso e de la luna i moti
Spiegherò in oltre, a ciò che non si pensi, 102Che fra la terra e il ciel liberamente
Perpetuo da per sè volgano il corso
Docili a crescer biade, uomini e fiere, 105Nè si stimi il lor giro opra divina.
Poichè pur quelli che ben san, che i Numi
Vivon tranquilla, imperturbabil vita,