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libro quarto 255

1581Cospirando conflisse, entrambi i semi
Dal venereo desio spinti per gli arti
S’incontrâr, si meschiâr, tal che de’ due
1584Nessun fu vincitor, nessun fu vinto.
Qualcuno anche talor gli avi somiglia;
Degli àtavi le forme altri ritiene:
1587Però che spesso i genitor’ nel corpo
Celan varj principj in varia guisa
Misti, che dal primier ceppo discesi
1590Di padre in padre tramandar si ponno.
Infutura così Vener le forme
Con diversa vicenda, e riproduce
1593Degli antenati il crin, le voci, il volto.
E dal seme paterno il femminino
Sesso è prodotto, dal materno sangue
1596Formati i maschj son, poi che codeste
Varïetà da non men certo seme
Vengono in noi che il volto, i membri, il corpo;
1599[M.]Chè ognor di doppio seme il parto consta,
E più parte di quello a cui somiglia
Ogni essere che nasce ognor conserva;
1602Il che veder tu puoi, sia che al maschile,
O al femminino sesso egli appartenga.
     Nè degli Dei la volontà distoglie
1605Di alcun giammai la genital semenza,
Perchè da dolci figli unqua ei non sia
Padre chiamato, e in Venere infeconda