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238 la natura

1122Dico, che prima al nostro animo incontro
I simulacri de l’andar si fanno,
E lo scuoton, siccome abbiam già detto;
1125Indi sorge il voler: però che alcuno
Nulla imprende già mai, se pria la mente
Preveduto non ha ciò che si voglia;
1128E quel che voglia in fatti essa prevede
Perchè l’effigie di tal cosa esiste.
Quando l’animo dunque a tal si muove
1131Che porsi in movimento e inceder voglia,
Quella forza de l’anima, che sparsa
Pe’ muscoli e le membra è in tutto il corpo,
1134Tosto ei colpisce; e agevol cosa è il farlo,
Già che con esso ella si tien congiunta.
Essa poi scote il corpo, e a poco a poco
1137Spinta e mossa è così tutta la mole.
Raro in oltre esso il corpo allor diviene:
L’aria che per natura è mobil sempre,
1140Viene in gran copia, entra gli aperti pori,
E si sparge così dentro a le parti
Più minute del corpo: indi per ambe
1143Le vie, d’ambo le cause, a par di nave
Da le vele e dal vento, il corpo è mosso.
Nè mirabile è già, che così piccioli
1146Corpi possan piegar così gran corpo
E girar tutta la corporea soma;
Che il tenue vento co ’l sottil suo corpo