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228 la natura

Volvasi; e che da’ corpi essa fluïsca
855Ed emani per tutto e si diffonda
Stimar si dee; ma pe’ difformi semi
Diversamente a ogni animal si adatta:
858Da l’odore del miel quindi per l’aure
Pur da lungi le vaghe api son tratte,
Gli avvoltoj da’ cadaveri; il potere
861[M.]Del fiuto oltre corrente indica a’ cani
Dove le fiere erranti impresser l’ugna;
E l’odore de l’uom pur da lontano
864Presentono le bianche oche, per cui
Fu liberata la romulea rocca.
Così il diverso odor dato a le cose
867A’ proprj paschi ogni animai conduce,
E lo spinge a fuggir da rio veleno;
Così ogni specie d’animal si serba.
     870Di questi odori poi, che le narici
Toccan diversamente, avvien che possa
Un più lungi d’un altro esser vibrato;
873Ma nessuno di lor non può giammai
Sì lungi andar quanto la voce e il suono,
Per non dir quanto ciò che le pupille
876Percote e in noi la visïon produce;
Però che vago e tardo ognun si muove,
E diffuso per l’aure a poco a poco
879Struggesi facilmente anzi a l’arrivo:
Primo, perchè da l’intimo de’ corpi