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210 la natura

369Sì che questo vediam pria di sè stessa:
E per questa ragion lontana tanto
Discosta da lo specchio ella si mostra.
372Da stupire non è quindi, ripeto,
[M.]Se la riflessa imagine cotanto
Sembra lontana, poi che in ambo i casi
375Tal distanza dal doppio aere procede.
Or ne lo specchio avvien, che manca appaia
La destra parte de le nostre membra,
378Perchè, su ’l piano de lo specchio urtando,
Ripercossa non vien l’effigie intatta,
Ma ricacciata è drittamente a dietro,
381Qual maschera di creta ancor non secca,
Se a trave od a pilastro altri lo batta,
E serbi in faccia la sua forma illesa,
384E rivoltata sè medesma esprima,
Fa sì, che l’occhio ch’era pria diritto
Manco ora sia, quel ch’era manco or destro.
387Avviene ancor, che d’uno ad altro specchio
Si tramandi un’immago, a tal che ponno
Cinque e sei simulacri esser prodotti.
390Così gli oggetti in loco intimo ascosi,
Ben che lontani, a dietro e di traverso,
Indi trarli per torti ànditi è dato
393In grazia di più specchi, e, ben che a dentro,
Possono tutti quanti esser veduti:
A tale è ver, che d’un specchio a l’altro