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174 la natura

     Resta, oltre ciò, de l’anima alcun seme
927Nel corpo esangue, o ver s’involan tutti?
Se vi resta e vi sta, farla immortale
A buon dritto non puoi, già che, perdendo
930Parte alcuna di sè, scema s’invola;
Se tutta fugge da le membra intere,
Tal che nulla di lei resti nel corpo,
933Ond’è che tanti vermini da’ putridi
Visceri de’ cadaveri traspirano,
Ond’è che tanta per le membra tumide
936Viva turba senz’ossa e senza sangue
Bulica? E, se tu mai credi, che l’anime
S’infondano di fuor per entro a’ vermini
939E ad una ad una entrar possan ne’ corpi,
Nè pensi, come mai concorran tante
Mila d’anime là, d’onde una sola
942Se ne partì, questo indagar conviene
E distinguere almen, se ciascun’alma
De’ principj de’ vermi in traccia vada,
945E fabbrichi a sè stessa ove dimori,
O ne’ compiuti corpi ella s’infonda.
Ma nè come e perchè facciano questo
948E si affatichin l’alme alcun dir puote,
Nè come, essendo d’ogni corpo ignude,
Paurose del freddo e de la fame
951E de’ morbi qua e là volin disperse:
Già che il corpo a cagion di questi mali