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168 la natura

765Onde conoscer puoi che in varj modi
Da le membra va fuor l’alma dispersa,
E, prima ancor che fugga e a l’aria nuoti,
768Dentro lo stesso corpo ella è disfatta.
Anzi, mentre si aggira entro a’ confini
De la vita, essa pur sembra sovente,
771Che, resa inferma da cagione alcuna,
Fuggir voglia e disciogliersi dal corpo,
E, come fosse al suo supremo istante,
774Scolorasi la faccia, e da l’esangue
Tronco languide sfasciansi le membra.
Così dicesi allor, che il sentimento,
777Ha perduto l’infermo, e già gli fugge
L’anima, e ognuno omai trepida e brama
Ritener de la vita il nodo estremo:
780Chè tutta allor de l’alma e de la mente
Conquassata è la forza, e insiem co ’l corpo
Cade, tal che per causa un po’ più grave,
783Tutta potría dal corpo esser disciolta.
Dubiti or più, che via dal corpo uscita,
Debil, senza ritegno, a l’aere aperto,
786In eterno non sol durar non possa,
Ma esistere un qual sia menomo istante?
Non sembra infatti, che nessun morendo
789Senta dal corpo escir l’anima intera,
Nè a la gola da pria, poscia a le fauci
Salir, ma in certa regïon locata