Pagina:La Natura.djvu/165


libro terzo 165

684Sta contro il fatto, e chiuso a lui lo scampo
Con ancipite prova il falso uccide.
     Spesso inoltre vediam, che a poco a poco
687L’uomo perisce, e il vital senso perde
Di membro in membro: livide da prima
Si fan de’ piè l’unghie e le dita; i piedi
690Muoion quindi e le gambe; indi per tutte
L’altre membra s’innoltra, e a grado a grado
Le gelide v’imprime orme la morte.
693Se a tal segno però l’alma si scinde,
Nè intera esiste in un sol tempo, è forza
Che si tenga mortal la sua natura.
696Chè, se stimi, che possa entro le membra
Contrarsi ed adunarsi, e però a punto
Le membra ad uno ad un perdano il senso,
699Certo, il loco, in cui tanta alma si accoglie,
Spiegar dovría più vivamente i sensi;
Ma, poi che questo non avvien giammai,
702E lacerata ella si sperde, a punto
Come innanzi mostrai, dunque perisce.
Anzi, ove il falso a noi conceder piaccia,
705E dar che l’alma agglomerar si possa
Nel corpo di color, che moribondi
Abbandonan la luce a parte a parte,
708Pur forza è confessar, ch’ella è mortale;
Nè importa, che perisca a l’aure spersa,
O in sè stessa contratta il senso perda,