336Si disperdan de l’animo le parti
Pe’ mëati del corpo. Avvien sovente
Che s’arrestin quei moti a fior del corpo: 339E risanando allor serbiam la vita.
Or come tali essenze in un commiste
E in che modi ordinate acquistin vita 342Spiegar vorrei, ma ad onta mia me ’l toglie
La poverezza del sermon materno.
Pur toccherò di vol questo soggetto, 345Come potrò. Di queste essenze i semi
Così ne’ moti lor tutti s’intrecciano,
Che non un sol se ne disgreghi, e possa 348La sua potenza esercitar divisa
Da spazio alcun, ma tutti stanno insieme
Quasi molte energie d’un corpo solo: 351Come in qualunque viscere ti vogli
Sempre è un certo calor, sapore e lezzo,
E pur di queste cose una sen forma, 354Così l’aere, il calor, la forza cieca
De l’aura e insiem quell’energia motrice
Che il moto iniziale a lor comparte; 357Onde pria per le viscere si destano
I sensiferi moti, in un confusi
Forman di loro una sostanza sola. 360Poi che proprio nel fondo essa è riposta,
Ed ascondesi affatto, e più di lei
Cosa non è nel corpo nostro occulta,