282D’assai minuti semi esser composta
L’anima, che a le viscere ed a’ nervi
Ed a le vene tutta si rannoda; 285Quando che, dove tutta ella si parta
Dal corpo intero, de le membra tutte
Lascia l’estrema superficie illesa, 288Ed al lor peso un minimo non toglie.
Così quando di bacco il fior s’evàpora,
O d’un unguento si disperde a l’aure 291Lo spirito odoroso, o ver dileguasi
Il savor d’altro corpo, il corpo stesso
Poco o punto minor non sembra in vista, 294Nè par che nulla dal suo peso e’ perda,
A punto, perchè son molti e minuti
Gli atomi che savor dànno e fragranza [M.]297A tutto quanto de le cose il corpo.
A ogni modo però concluder puossi
La natura de l’alma e de la mente 300Di assai minuti semi esser composta,
Se il peso a’ corpi nel fuggir non scema.
Nè semplice però da noi si deve 303Questa essenza stimar: poichè quell’aura
Tenue, che fugge da chi muore, è mista
A vapore, e il vapor via con sè tragge 306L’aria, nè v’è calore a cui commista
L’aria non sia; però che, raro essendo,
Per sua natura, molti aerei semi