1407Intimamente, e son così composti
Di natío corpo, come ogni diversa
Specie, che in terra d’individui abbonda. 1410Se questo intendi ben, libera a un tratto
E di superbi dominanti sciolta
T’apparirà Natura, essa a sè stessa 1413Oprar tutto da sè, scevra di Numi.
Poichè, pe’ santi petti degli Dei,
Che in queta pace ognor placidamente 1416Traggono il tempo e la serena vita,
Chi de l’immenso reggere la somma,
Chi in man tenere e moderar le forti 1419Redini del profondo, e in moto eguale
Chi può rivolger tutti i cieli, e tutte
Co’ fochi eterei fecondar le terre, 1422E in ogni loco e tempo essere pronto,
Perchè oscuri co’ nembi il ciel sereno,
E con fragor lo squassi, e il fulmin vibri, 1425E i suoi templi distrugga, e nei deserti
Ritràtto infurj esercitando il telo,
Che spesso i rei tralascia e i buoni uccide?] 1428Dopo il natal del mondo e il giorno primo
Che sorger vide il mar, la terra, il sole,
Corpi assai da l’esterno, atomi molti, 1431Che il gran Tutto vibrando ha conferito,
Così d’intorno s’ammucchiâr, che il mare
Crescer potesse, agumentar la terra,