Balestrati dovranno esser da’ flutti 741De la materia differente, in guisa
Che spinti a un loco sol non possan mai
Giungersi in gruppi, nè durar congiunti, 744Nè venir su, nè crescere di mole:
Del che in patente e manifesta guisa
L’un e l’altro avvenir ne insegna il fatto, 747Ed esser generate, e generate
Poter crescer le cose. È perciò chiaro,
Che i semi, onde ogni cosa ognor s’integra, 750Di qual gener tu vuoi, sono infiniti.
Nè vincer ponno ognor gli esizïali
Moti e in eterno seppellir la vita; 753Nè i genitali moti accrescitivi
In perpetuo serbar ciò ch’àn creato.
Così in tenzone egual, da tempo eterno, 756De’ principj fra lor dura la pugna,
E or qua or là vittorïosi o vinti
Sono i germi vitali; onde al vagito 759Che levano gl’infanti, allor che prima
Vedon la luce, è il funeral confuso;
Nè notte segue al giorno, alba a la notte, 762Che co’ vagiti insiem non oda i pianti
De l’atre esequie e del morir compagni.
Questo in tali argomenti ora conviene 765Porre non sol, ma sigillare in mente:
Nulla di quanto a noi s’offre in Natura