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di area quadrati, o cerchi, o figure simili di qualunque specie; lo farà presto per via del compasso. E tutto ciò con geometrica precisione; essendone capace la natura di tali problemi. Per approssimazione poi chi vorrà avere una lunghezza eguale alla circonferenza d’un cerchio, o un arco eguale al raggio, o un quadrato eguale ad un cerchio, o un cerchio eguale ad un quadrato, o un cubo eguale ad una sfera, o una sfera eguale ad un cubo, o un cubo doppio d’un altro, o triplo, o quadruplo; potrallo avere impiegando sezioni d’archi, ossia determinando sempre non con altro che col compasso la lunghezza di que’ lati o di quei raggi, che abbisognano alle richieste figure.
Ecco in breve quanto forma la Geometria del Compasso, che presento al Pubblico. Quanto alle dimostrazioni, ho studiato di farle geometriche all’antica. Questo m’è parso più proprio della natura de’ miei problemi, e più breve. Dovunque geometricamente erano per riuscir troppo lunghe, ho scorciato il cammino col cal-