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18 giannina franciosi

l’azienda domestica, in ogni lato della vita, è una delle nostre piaghe; e sia pur in piccola misura la donna ha il dovere di combatterle e di non farsene passiva continuatrice. La stessa mancanza d’ordine interiore, di controllo, rende spesso la donna eccitabile nelle minime inezie, facile alla meschina gelosia o di sentimento o di vanità, e le fa perdere ogni grazia, divenendo perfino inurbana.

Troppo spesso si confonde la spigliatezza, la franchezza con la perdita di urbanità e di cortesia, e a poco a poco si restringe sempre più la ricchezza del nostro vocabolario che ha pur tante e delicate e urbane espressioni di dire, per conservare soltanto una brevissima cerchia di parole rozze e talvolte volgari. Dante a proposito dei poeti che fanno onore a Virgilio osserva: «Parlavan rado con voci soavi». Come siam lontani da tali estetiche qualità! Oggi, chi grida ha maggior importanza e se udite cinque donne discutere tra loro siete condotti talvolta a credere d’essere trasportati alla Camera dei Deputati. È vero che a confronto dell’osservazione di Dante per la dolcezza della voce v’è anche l’antico detto: «tre donne fanno un mercato e quattro una fiera». Ma ciò è inestetico e l’estetica è una delle doti più necessarie alla donna, da non confondersi con la civetteria col malsano istinto di mille fronzoli per richiamare l’attenzione dell’altro sesso, cosa che sembra in via naturale non necessaria, perché madre natura ha riservato negli animali ai soli maschi la bellezza del manto o delle piume. E la nascita di Venere sorridente dalla luminosa spuma del mare adombra ben altro concetto di bellezza; appunto la bellezza in quanto è armonia di forme, di sorriso, di luci. Come la forma è l’espressione dell’equilibrio di linee e di curve, così il sorriso è l’espressione del-