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138 emmelina de renzis


e delle cose tutte. Cosi come non potrebbe avere questo sentimento francescano l’uomo che si mettesse al di fuori delle cose, in opposizione ad esse, così nei riguardi della fratellanza umana gli antichi vincoli che sembravano buoni, creavano invece delle limitazioni, che contrastavano col senso di unicità dell’Universo a cui la nuova Fratellanza si deve ispirare.

E difatti, mentre prima il forte sentimento della parentela di sangue e di tribù coagulava e stringeva gli uomini in famiglie e nazioni, l’evoluzione della Individualità singola ha invece determinato fra uomo e uomo una corrente di sentimento divergente, al punto che questa divergenza sembra alle volte minacciare di condurre al disfacimento della società umana. Così però non è, perchè gli antichi vincoli di tribù e di famiglia, apparentemente buoni, in fondo costituivano delle barriere contro la creazione della grande famiglia umana, unica, in quanto impedivano il sorgere di ciò che vi è veramente di comune in tutti gli uomini, di quella verità che è nell’anima di tutti gli uomini e alla quale ogni uomo, più o meno inconsapevolmente, tende. Ed è questa comune ricerca, appunto, che costituisce il nuovo vincolo di fratellanza umana. Gli antichi vincoli servivano finché l’individuo non fosse abbastanza forte ed evoluto per discernere egli stesso questa più profonda verità. L’evoluzione di questa nuova corrente di sentimento spiega la presente trasformazione della famiglia, spiega perchè essa sembri ora andarsi disgregando, perchè la donna ora tenda a stabilirsi sopra un altro piede di fronte all’uo­mo. I vincoli formali della famiglia vengono meno di fronte a questa nuova forza morale dell’individuo, che poggia sul senso dell’Unicità del Creato, e sopra una nuova concezione dei doveri dell’Umanità, concezione