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Ugonotti e di Zuinglio, l’ostracismo dalla civil società degli Ebrei tuttora vigente in molti Stati della civilissima Europa.

Che se l’intolleranza e l’esclusivismo, in sè stessi viziosi e maligni, fanno deplorevole mostra di sè in uno Stato, in una casta, nel viril sesso, come sendo la negazione d’ogni ragione, d’ogni filosofìa, d’ogni umanità; nella donna poi, per natura mite, misericordiosa e diffusiva, son più che altrove mai spostati ed inopportuni. Tanto più se trattasi di religiose credenze, le quali naturalmente suppongonsi norma di costumi? come dovendo l’uomo per natura e per Cagione essere conseguente. Laonde se voi l’altrui religiosa convinzione spregiate, voi stupirete altresì che gente di altra credenza, che non la vostra, possa essere onesta e rispettabile; e questo giudizio è puerile, è ingiusto, è falso, è superbo.

Lo esclusivismo di tre cagioni è lo effetto; o di suprema ignoranza, o di massimo orgoglio, o d’interessi personali o di casta. La prima ragione vi farebbe torto, le altre vi farebbero immorali; nell’un caso e nell’altro il sentimento religioso sarebbe erroneo ed ippocrita, sendo non già l’Ente Supremo l’oggetto del vostro culto, ma il pregiudizio; non già la Divinità oggetto di vostra fede, ma pretesto di passioni, strumento d’interessi.

Laonde, tutto il fin qui detto in poche parole riassumendo; il culto che alla Divinità si debbe, vuol essere razionale, come sendo il rapporto d’un ente ragionevole colla ragion suprema di tutto: dignitoso, come lo esige riverenza dell’essere infinitamente superiore; intimo, siccome trovando nello spirito la sua ragione, nel cuore l’innato suo sentimento.

Sendo la religiosa credenza norma di costume, non può questa condurci che alla carità dei no-