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di Tertulliano s’incaricasse di ribadir quelle accuse ed assurde le dimostrasse.

Più tardi i tribunali della sacra inquisizione, che siedenti presso che tutte le città del mondo cristiano, investiti di una potenza esecutiva assoluta, spaventavano le genti col quotidiano spettacolo dei più feroci castighi aggiuntisi al terrore di mali futuri ed eterni, di leggieri persuasero ai popoli cristiani dell’Evo Medio, che anche la più giusta e moderata ed urgente* riforma invocata da pii ed onesti personaggi fosse esecranda eresia, onde videsi sovente, deplorevole spettacolo, il popolo stesso imprecare più volte a quelle vittime e recar sollecito l’esca ai loro roghi.

Gl'interessi. — Talleyrand, conversando con Napoleone il grande della scienza mesmerica, che allora cominciava a convergere a sè l’attenzione dei dotti e dei curiosi, ed interrogatolo se fosse o meno d’avviso di incoraggiarla, ne ottenne questa risposta: «No, non facciamo del Mesmerismo una scienza legale; a noi giova ch’ella resti dubbia, combattuta, ed anche ridicola. Pensate chè diverrebbe la politica dei gabinetti.»

L’ignoranza. — Sono così molteplici, ed incontraci a tante migliaia nella storia, le erronee opinioni accreditate, e tenacemente custodite per fatto d’ignoranza, che sarebbe più presto detto che tutta la storia dell’umana intelligenza è la prova di questo fatto.

Socrate, dannato alla cicuta siccome empio per l’unità divina; Galilei, tradotto davanti al Santo Ufficio per avere sostituito il giro della terra a quello del sole; Sarpi, processato egli pure siccome eretico per la forma speciale delle sue pianelle; Andrea Vesale, condannato siccome negromante per le sue prime sezioni anatomiche; la chimica creduta per lungo tempo arte magica e diabolica; la epilepsia creduta possessione ed in-