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LA DONNA E L’OPINIONE



«Anima che per biasmo si dibassa          
O per lode s’innalza è debil canna            
Cui move a scherzo il venticel che passa»


Molti e molti parlarono della donna, i quali anche pretesero parlarne seriamente, ma io non istinto che il difficile problema ch’ella presenta, all’uomo, alla famiglia, alla Società, svolto sì dottamente e finamente da tanti, in epoche diverse, e svariate località, abbia tutti interi raccolti i dati onde completi ne risultino i criteri; oserei anzi asserire, che niun scrittore forse trovossi, panni, fin qui che, se uomo, sapesse appieno dimenticar le passioni, se donna, gl’interessi, onde sarei per dire desiderabile cosa nell’ardua tesi un criterio neutro affatto che, non punto interessato ad esagerare i vizii o i pregi del sesso femminile, nè a coprirli, ce ne desse la pittura imparziale e con essa i dati e gli estremi ove basare un solido raziocinio, a derivarne poi analoghe ed assennate le istituzioni che debbono moderarne le condizioni e gl’interessi.