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voi la vedete, spinta da un impulso fatale, ingombrare infinito numero di istituti e di scuole ansiosa del sapere: e verrà giorno, in cui ella saprà imporsi, poiché saprà informare i suoi figli alle cose nuove, e col suo attivo intervento imprimerà un nuovo impulso alla rivoluzione sociale; poiché ella è sazia delle antiquate dottrine, delle quali voi vi ostinate a rivestire il suo spirito, e che voi già da tempo avete per conto vostro rejette; ella è sazia di fede, e vuole un’po’ di ragione, ed alla sua fame più non bastano le aride bricciole dei vostri banchetti.

Fate posto alla donna e tutto si rifonderà, e si riformerà meglio assai di quel che possiate fare voi pochi e rigorosi atleti del pensiero, che la mente indomita spingete fin nelle nubi, ed ai bassi mortali rimanete pur sempre incompresi, chè in voi ammirano nulla più che sublimi utopie.

Fate posto alla donna, senza di lei l’umanità è incompleta; come spera ella compiere il suo lavoro?

Fate posto alla donna, ed il suo arrivo nella vita sociale sarà il trionfo del diritto, della giustizia e della libertà.





Per la necessaria influenza, che la legislazione esercita sulla opinione, i costumi vi si uniformano e creano delle prevenzioni e dei pregiudizii, che durano imperterriti davanti alla guerra che loro combattono la ragione ed i fatti.

Ora, avendo le leggi tutte, quali più, quali meno, inferiorizzata la donna, questa disistima si estese eziandio alle sue produzioni, benchè la ragione ed i fatti provino tutti i giorni, che il lavoro della donna è nobile, è necessario, è per-