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e conduce i suoi propri nemici fino a giurare sulle loro spade di morire per lei. Ecco un sintomo dei portenti che opererebbe la femminile emulazione in un ordine sociale che lascierebbe un libero sfogo alle sue facoltà». — Pag. 148.
«E tu, sesso oppressore, non sorpasseresti tu i difetti rimproverati alla donna, se una servile educazione ti informasse per crederti, siccome lei, automa fatto per obbedire a tutti i pregiudizii, e per strisciare davanti ad un padrone che lo azzardo ti darebbe? Non si sono esse viste le tue pretese di superiorità confuse da Catterina, che si pose sotto i piedi il sesso virile? Istituendo dei favoriti titolati ella ha trascinato l’uomo nel fango, ed ha provato così, che l’uomo può, nella sua piena libertà, annichilirsi egli stesso al disotto della donna, il cui avvilimento è forzato, e per conseguenza perdonabile».
«Sarebbe d’uopo, per confondere la tirannia degli uomini che esistesse per un secolo un terzo sesso, androgino, e più forte dell’uomo. Questo nuovo sesso proverebbe a colpi di bastone agli uomini, ch’essi son fatti pel piacer suo quanto le donne. Udrebbersi allora gli uomini protestare contro la tirannia del sesso ermafrodita e confessare che la forza esser non debbe l’unica norma del diritto. Ora questi privilegi, questa indipendenza, ch’essi reclamerebbero contro il terzo sesso, perchè rifiutano essi d’accordare alla donna?» — Pag. 148.
«Segnalando quelle donne, che seppero prendere un libero slancio, dalla virago, come Maria Teresa, fino alle tinte più dolci, come le Ninon e le Sevigné, sono in diritto di dire, che la donna in istato di libertà sorpasserà l’uomo in tutte le funzioni dello spirito e del corpo che non siano di competenza della forza fisica.
«Già l’uomo sembra presentirlo; e si sdegna