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schiave della civiltà e le donne libere dell’ordine combinato (1)».

«Esse sorpasseranno gli uomini in industria, nobiltà e lealtà, ma fuori dello stato libero e combinato, la donna diviene come il castoro famigliare ed il contadino russo, un essere tanto inferiore ai suoi destini ed a’ suoi mezzi, che si inchina a spregiarla, quando dalle sole apparenze e superficialmente si giudichi». — Pag. 147.

«Una cosa sorprende ed è, che le donne sonosi ognora mostrate superiori agli uomini, quando poterono sul trono spiegare i loro naturali mezzi, dei quali il diadema garantisce loro il libero uso. Non è egli certo che, sopra otto sovrane libere e senza consorte, sette hanno regnato con gloria, mentre sopra otto re contansi generalmente sette sovrani inetti? Le Elisabette, le Catterine non facevano la guerra, ma sapevano scegliere i loro generali, e basta per averli buoni. In ogni ramo d’amministrazione, le donne non hanno desse ammaestrato gli uomini? Qual principe ha superato in fermezza Maria Teresa, che in mezzo a supremi disastri, davanti alla vacillante fedeltà dei sudditi, in mezzo a ministri, come percossi da stupore, sola intraprende di tutti incuorare? Ella sa intimidire la dieta d’Ungheria, indisposta a suo riguardo, arringa i magnati in lingua latina

  1. (1) A chi sembrassero oscure quelle parole, stato combinato, gioverà accennare che, l’impronta della scuola Falansteriana è la libertà individuale basata sulle seguenti nozioni: Tutte le nature son buone; esse non si pervertono che funzionando in un cattivo elemento. Nessun individuo rassomigliando perfettamente agli altri, ciascuno è solo giudice possibile delle proprie attitudini e non deve ricever leggi che da sè stesso. Le attrazioni sono proporzionate ai destini.