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soavissima legge all’infuori della quale l’umanità si travaglierà in un affanno perpetuo nella confusione delle idee e dei sistemi.

Sì, la sapienza degli uomini è all’apice. E statisti e filosofi, legislatori, ed economisti portarono alternativamente, esperienze e principii, istituzioni e sistemi, ma nessuno di questi farmachi riescì ancora a guarire l’umana società dall’angoscia intestina. Il quadro dell’umanità ci presenta una lunga scala sulla quale sfilano i dolori e le miserie di tutti i secoli, dalla bestiale antropofagia fino alla servitù dei due terzi della specie, fino ai sistemi applicati del più satanico macchiavellismo.

Nelle vergini foreste del nuovo mondo abbiamo uomini tuttora ai quali non è dato notizia neppur d’umana favella; interi popoli abbiamo viventi di preda come le belve in fertilissime terre; in Africa è l’esportazione dei negri che fende il cuore; nella China è l’infanzia esposta e derelitta; in tutto l’oriente è la servitù della donna, è l’evirazione di tante migliaia, è l’infame abrutimento degli oppressori. In tutto il mondo incivilito è la lotta della oppressione e della tirannide, dei principii e degli interessi, della ragione e della forza, del sentimento e dello egoismo. Oh chi soccorre a tanti mali, chi diraderà sì fitte tenebre d’ignoranza, chi consolerà tante miserie, chi domerà tante passioni, chi imporrà silenzio a sì spudorati interessi, chi curerà questo gran malato che è l’umanità, che indarno sempre esperimentò medici e trattamenti? l’abbandoneremo noi alla sola forza medicatrice che dà natura col suo perpetuo desiderio d’equilibrio e di benessere? Sì, il tempo avvanza e non indarno; ma questo cammino non ci condurrà alla meta che con dei secoli, e frattanto? e frattanto si demoralizza la società, si comprano e si vendono anime umane,