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Il Dante Popolare si pubblica col testo italiano a fronte, sicchè il lettore può averne sotto occhio la traduzione, e colle note, confrontarla col testo originale; dette note saranno quelle di G. Biagioli. Il traduttore metterà anche le sue note in dialetto napoletano nella traduzione, e spiegherà al popolo, per quanto più gli sarà possibile gl’inesauribili tesori che sono racchiusi nel Divino Poema, pubblicando altresì a piccoli brani le biografie dei nominati da Dante.

(L’Invariabile di Arcidosso Anno I. num. 42. — 28 novembre 1869.)

N.° 47.

Abbiamo ricevuto la prima dispensa del Dante Popolare, ossia La Divina Commedia in dialetto napoletano del cav. Domenico Jaccarino. È un bello opuscolo in bella edizione pei Tipi dell’Unione di Napoli — È un gentile pensiero quello che mosse il Jaccarino, benemerito per diversi titoli alla Nazione, ad assumere il ben difficile compito della traduzione in dialetto del nostro Divino Poeta, intorno a cui spese molti anni di durate fatighe. Se l’Italia avesse il Dante volgarizzato nella maggior parte dei suoi dialetti, reso cosi comune alla intelligenza delle masse, si sarebbe di botto trasformata.

Ma il nostro autore vi aggiunse alla traduzione del testo, quella delle note del Biagioli; oltre ad altre molte sue in lingua, ed in dialetto; ed alle biografie dei nominati da Dante.

È un’opera in fine, che non lascia niente a desiderare, e noi rendendo le dovute lodi, al distinto autore, la raccomandiamo a quanti sono cultori delle lettere, ed amanti del progresso delle masse in Italia.

(La Scintilla di Reggio di Calabria. — Anno I. n. 26. — 30 novembre 1869.)

N.° 48.

Riceviamo da Napoli la prima dispensa del Dante popolare, o la Divina Commedia in dialetto napoletano pel cav. Domenico Jaccarino.