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Al Sig. Gozadini. Nel punto, che si partiva dall’Autore per riportarsi a Bologna.

clxxix.
S
Ignor, già che ti veggo in sù l’arcione

     Risoluto al viaggio, io te l’auguro
     Con la mia pastoral benedizione
     4Sino a Bologna prospero, e sicuro.
Ma perchè, colà giunto, io mi figuro
     Ch’avrai più d’una volta l’occasione
     Di riveder D. Ciccio, io ti scongiuro
     8A fargli per mia parte un rispettone.
E presto il troverai là, ve si vede,
     Pendere a quello Statuon d’avante,
     11Che sù la fonte publica risiede.
Poichè, s’ei sà resistere alle tante
     Mie botte, con ragion la gente il crede
     14Un de’ sodi C ... di quel Gigante.


D. Ciccio divenuto Cacciator di Starne si vantava di trovarne gran quantità.

clxxx.
D.
Ciccio, e schioppi, e munizioni aduna,

     Fatto di Starne Uccellator perfetto;
     E in raccontar le glorie sue tien detto,
     4Ch’ad ogni passo sa levarne alcuna.
E certo nel trovarle ha gran fortuna,
     Ma non di men, vedendosi al ristretto
     Dell’ammazzar vediam, che con effetto
     8Il povero C .... non ne coglie una.
Io poi, volendo rendere accordato
     Il testo con la glosa e’l suo vantarsi
     11Far, che resti col ver conciliato,
Dico, che suol la sorte a lor mostrarsi
     Egualmente propizia: Ei fortunato
     14A trovar le Pernici, esse a salvarsi.



Gli