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La Disputa.
Al P. Lettore Fr. Tommaso Maria Minorelli.
Di qualche filosofico talento,
Volle Sabbato prossimo passato
4Sostener conclusione in un convento:
Ma’l poverino al settimo argomento,
Che dal primo Aggressor gli fu portato,
Non avendone pronto il scioglimento,
8Si rimase in un subito arenato.
Rise il Circolo allor, ma rise invano;
Mentre parea, che non vi fosse attacco
11Da dirlo caso insolito, nè strano;
Poiché con senso pur debole, e fiacco,
(Quando formò Natura il Corpo umano)
14Si lasciaro i C.... mettere in sacco.
La Nebbia.
Al Sig. Co: Giuseppe Ronchi.
Che quì regnando una nebbiaccia impura,
E rai del Sol torbidamente oscura,
4E rende l’aria rigida, e mal sana.
Ora il nostro D. Ciccio è cosa strana,
Quanto si dolga in simil congiuntura,
E quale ansietà mostri, e premura,
8Che ritorni a soffiar la Tramontana.
Io rido intanto, ed ei per le risate,
Che m’ode far, più sen travaglia, e suole
11Tornar da capo a le querele usate;
E pur poco gli importa, e invan sen duole;
Mentre i C .... ancorché sia d’estate,
14Son usi a non veder raggio di Sole.