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D. Ciccio prende due Giovani per Ajutanti di studio, esagerando loro di volerli far uomini.

cxlvii.
D
A questa gente qui del nostro Foro,

     D. Ciccio, io sento dir, che t’abbi eletti
     Teco a studiar per tuo maggior decoro
     4Due giovan nella legge assai provetti:
Ed oltre a ciò m’affermano costoro,
     Che spesso lusingandoli gli alletti
     Con isperanze grandi allor, che loro
     8Di volergli far uomini prometti.
Or se ben tali offerte alcun sensato
     Publicando le van per illusioni
     11Proprie del Capo tuo glorificato,
Quel vantaggio però, che lor proponi,
     Può restar facilmente effettuato,
     14Che ’l far gli uomini è proprio de’ C....


D. Ciccio amato generalmente da tutti.

cxlviii.
P
Er quella faccia florida, e giuliva,

     Per quel dolce parlare inzuccherato,
     Per quella sua vivacità nativa,
     4Per quel brio, ch’a man larga il Ciel gli ha dato,
Per quella tal sì spiritosa, e viva
     Prontezza, ond’oltre l’uso egli è dotato,
     Per quella infin sua nobile attrattiva
     8D. Ciccio a tutti è caro, a tutti è grato.
Ma forse opra non è di questi doni
     L’esser altrui sì caro, e v’è più d’uno
     11Che stima effetto ciò d’altre cagioni;
Poichè nel Mondo (toltine i Castroni,
     Che se gli fan cavar) non è veruno,
     14A cui non sien carissimi i C....