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Al Sig. Andreozzi, da cui l’Autore fu avvisato aver D. Ciccio ritirato sopra lo studio d’estate.
cxxxiii. Dopo un lungo aspettar, m’è capitato
Un vostro foglio al fin, che m’ha levato
4Ogn’ombra di sinistro avvenimento.
Per esso poi, fra l’altre cose, io sento
Come D. Ciccio, avendo appiggionato
Il piano inferior, s’è ritirato
8A star nel più sublime appartamento.
Io stupisco però, che abbia cangiate
Quelle stanze a terren con le mansioni
11Di sopra in queste fervide giornate:
Poichè solo al soffiar degli aquiloni
E’ proprio il vero tempo, e non d’estate,
14Quando in sù si ritirano i C....
D. Ciccio ha posta la locanda sopra la stanza a terreno dove faceva lo studio,
cxxxiv. Fin or del quanto sia bravo Avvocato,
Oggi non ha chi l’abiti, e si trova,
4Coi Bullettin per essere affittato;
Or per aprir colà bottega nuova
Da più d’un Artigian vien dimandato,
Perch’è comodo il posto, e si ritrova
8Dal Padron sommamente accreditato.
Io però di nessun mi sodisfaccio
Più, che di quegli Artefici, o Barbieri,
11Che fanno agl’Intestin cinto, e piumaccio.
Sendo bene il dover, che se l’altr’ieri
Sì gran C....nerie v’ebber lo spaccio
14Oggi vi s’introducano i Braghieri.
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