Pagina:La Cicceide legittima.djvu/64


57

La Camerata di D. Ciccio.
Al Sig. Napoleone della Luna.

cxi.
L
Una, è quì capitato un tal Francese,

     Non saprei, se Birbante, o Cavaliere;
     Egli è però d’amabili maniere,
     4E di tratto magnanimo, e cortese:
Or costui giunto, subito sel prese
     D. Ciccio in Camerata, ed ha piacere
     Di seco in compagnia farsi vedere,
     8Non senza maraviglia del Paese.
Ma chi però fra gli altri ha miglior naso,
     Di queste lor simpatiche unioni
     11Si rende appien capace, e persuaso;
E ciò con le prudenti riflessioni,
     Fatte naturalmente in questo caso,
     14Che Gallo non si dà senza C....


A D. Ciccio armato di spada nel tempo della Guerra col Turco.

cxii.
D
Ove, dove, D. Ciccio? E qual furore

     T’ha di bellico acciaro il fianco armato
     Ah ben vegg’io, che giustamente irato
     4Bolle a danno del Trace il tuo valore.
Ma se tu resti schiavo, il Gran Signore,
     Di tue gran qualità reso informato,
     Ti vorrà nel Serraglio imprigionato
     8Per fartene Custode, o Direttore.
Ah nò; ciò non ti dia noja, od affanno,
     Che i pari tuoi, di rimaner prigioni
     11Fra quei Recinti, a dubitar non hanno.
Mentre servendo a te di testimonj
     Quegli Eunuchi, che ’l guardan, ti diranno,
     14Che mai colà non entrano i C....