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Scusa dell’Autor a D. Ciccio,
lxiv. A dolervi di me, perchè l’altr’ieri
A la presenza di quei Cavalieri
4Vi battezzai col titol di C....
Or, se ben son sì noti a le persone
De le qualità vostre i pregi alteri,
Che ’l disdirmi di ciò non fa mestieri.
8Per risarcirvi la reputazione,
Io nondimeno a fin di soddisfare
A certo interno mio rimordimento,
11E per non me n’aver da confessare,
Protesto a chi si sia, che me ne mento;
Perche C.... è numer singolare,
14E voi sete un C .... che val per cento.
Il Convito Rotale
lxv. Di far un poco di conversazione
Per sollevarsi da l’applicazione,
4che suo portar profession legale;
E fu discorso ancora il quanto, e ’l quale
Recar dovea ciascun di sua porzione.
Per far con mediocre provisione
8Un desinar domestico, e frugale.
Ma D. Ciccio, ch’ambia d’aver nel posto
La gloria di portar cos’esquisite,
11Fè circa il piatto suo qualche contrasto.
All’or diss’io, tronchisi ogni lite =
Voi, per formare un ottimo antipasto,
14Andate a farvi friggere, e venite.
Rino- |