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D. Ciccio travagliato da mal Francese.
xxxviii. Nel porre in opra il membro peccatore,
Tratto l’altr’jeri da un giovanil prorito
4Entrò nel Campo a duellar d’Amore;
Ma la disgrazìa il fè restar ferito
Per man d’un mal francese traditore,
E fu con sì grand’impeto investito,
8Ch’è già presso a lo spasmo il suo dolore.
Or mentre in tale stato altrui gli orecchi
Assorda con le sue lamentazioni,
11Muove a pietà di se Giovani, e Vecchi;
Però che non v’è stil, legge, o ragioni
Ond’io possa capir, che ’l C..... pecchi,
14E che poi si puniscano i C......
Il Tencone.
xxxix. Ha preso un sollennissimo Tencone,
Che pria di maturarsi è rientrato
4Senza venire alla supporazione:
Così quell’acre umor gli ha cagionato
Un enfior sì maligno in un C......
Che cresciuto bel bello, è diventato
8Grosso quasi a misura d’un pallone.
Or mentre ei vien dal gentil dolore
Astretto a detestar con faccia smorta,
11E con umide ciglia il proprio errore,
È quì fra molti, e con ragione insorta
Quella perplessità = se sia maggiore,
14O ’l C.... ch’è portato, o quel che ’l porta.
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