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D. Ciccio con la polvere di Cipro
su la Perrucca.
A far da cascamorto, e da zerbino,
Sparso di Cipria polve il Perucchino
4Ninfeggia in piazza, e ne profuma il vento.
Io da quella polvere argomento,
(E mi dorrebbe d’esser indovino)
Ch’al poverel sovrasti assai vicino
8Un qualche sfortunato avvenimento.
So ben, che le sue rette inclinazioni,
Preservandol da falli, e da delitti,
11Lo rendon salvo da le punizioni,
Ma pur s’adempiran le predizioni,
S’è ver, che son vicini ad esser fritti
14Allor, che s’infarinano, i C.....
Si cava moralità della Perrucca
di D. Ciccio.
Destrier, che trasse già Cocchio dorato,
Al fin grave per gli anni è condannato
4A trarsi dietro un Carretton fangoso.
Quel prezioso lin, cui già fu dato
Coprir di bella Donna il sen nevoso,
Al fin, dall’uso, e dall’età corroso,
8Per salvietta del Culo è destinato.
Quel crin, ch’oggetto fu d’ammirazione
Fin che rifulse inanellato, e riccio
11Sul capo là di florido Garzone,
Reciso al fin, qual fù quel d’Absalone,
Fassen Perucca, e in testa di D. Ciccio
14Diventa in un balen pel di C.....