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L'Epitafio.
Al Padre D. Placido Buttironi.
Ne prova il mondo tutto un danno espresso,
Perchè troppo gran gusto avea la gente
4Di C....narlo, e palleggiar con esso.
Morì D. Ciccio, e dove in marmo algente
Dal grato erede a riposar fu messo,
Ivi per man d’Artefice eccellente
8Fu l’Epitafio in cotal forma espresso.
Imputridito in questa Tomba oscura
Sen giace di D. Ciccio il Corpo frale,
11Ahi troppo deplorabile sciagura!
Ma che stupir? l’effetto è naturale;
Mentre che l'avarissima natura
14Mai non diede al meschin dramma di sale.
Il Deposito di D. Ciccio.
lxxii. Il viver di D. Ciccio è giunto al fine,
Diroccatevi o monti, o quà mandate
4Del vostro sen le viscere più fine.
Spicchinsi là dal ligure confine
Le più candide selci, e più pregiate,
Vengan da Paro i marmi, e tragittate
8Sien con essi sin quà le balze alpine.
Quindi a sua gloria, e per comun conforto
Alto fe gli erga un Mausoleo, che passi
11Oltre le nubi, e da lontan sia scorto.
Così poscia dai Posteri vedrassi,
Ch’ei con egual fortuna, e vivo, e morto
14Sempre su meritevole di sassi.
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