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A D. Ciccio che lascia la Giudicatura di Urbino, per dubbio, che quell’aria li cagionasse la Pietra.
lxiv.S
Ignor, ultimamente abbiam sentito. Che voi sete partito
Dalla nostra Città per accidente
4Di pietra micidial, ch’a l’improvviso
Quest’aria poco amica
V’ha trasmessa dai reni alla vesica.
Or noi per tale avviso
8Vi dico in verità, che siam restati
Tutti mortificati,
Perchè forse così
Con giusta causa un dì
12Da qualche lingua perfida dirassi,
Ch’Urbino al fin vi mandò via co’ sassi.
A D. Cic- |