Pagina:La Cicceide legittima.djvu/215

208


A D. Ciccio, il quale si gloriava d’aver fatto dormendo un sonetto in sogno.

lx.
C
He voi dormendo abbiate

     Fatto in sogno un Sonetto io non l’apprendo
     Per un miracolon così stupendo,
     4Come voi lo stimate;
     Anzi alla qualità
     De’ vostri versi tutti e alle lor tempre
     Ogn’un a parer mio confesserà,
     8Che voi nel poetar sognate sempre.


A D. Ciccio, che si vantava d’esser il primo Poeta dell’età nostra.
S’allude al difetto de’ suoi natali.

lxi.
C
He voi passiate avanti

     A tanti Cigni, e tanti
     Del Poetico stuolo,
     4Che sulle rive amene
     Del Toscano Ippocrene alzano il volo,
     A mio parer non è
     Così gran meraviglia,
     8Da piegarne le ciglia,
     E vi dirò perchè;
     Sogliono i più leggieri
     Per gli aerei sentieri
     12Essere ne’ moti più snelli, e scaltri.
     E voi pesate un’oncia men degli altri.
     



D. Cic-