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D. Ciccio insigne Legista.
S’allude a’suoi natali

lviii.
D
. Ciccio è giunto a tanto di sapere

     Nel' intrapresa profession Legale,
     Che in lui già scorge il mondo una totale
     4Cognizion del giusto, e del dovere;
Quindi per sentimento universale
     Si tien, che ’l sommo Giove abbia pensiere
     Di trarlo in Ciel per fargli sostenere
     8La Libra colassù Zodiacale.
Ma però chi si pone attentamente
     A saminar la cosa, e ben la cribra,
     11Sempre giudicherà diversamente;
Poiché non può sperar si facilmente
     Secondo me, di giungere alla libra
     14Un, che sia d’undeci oncie solamente.


D. Ciccio in pretensione d'esser Poeta.

lix.
D.
Ciccio ha opinion d’esser Poeta,

     E Poeta bravissimo, e perfetto.
     Quindi, fisso in tal suo strano concetto,
     4Si vuol far presto incoronar di bieta.
Vanta per suo Dominator Pianeta
     Il Sole in mezzo Cielo, e tale aspetto
     Pensa, che basti a partorir l'effetto
     8Di farlo diventare Arcipoeta,
Ei però prende un manifesto errore,
     Perchè mai nol guardò con occhio lieto
     11Lassù dal quarto Cielo, il Dio de l'Ore;
Ma guardollo bensì (quanto in secreto
     Scesa in terra dal Ciel, fè da Pastore)
     14Con quegli altri Castron del Rege Ammeto.



A D. Cic-