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Ma ciò, ch’allor seguisse
132Di contrasti, e di risse
Di paci, e giuramenti,
Acciò che fra le genti
Nel futuro mattino
136Il notturno duel non si scoprisse,
Il sentirete dal Signor Savino;
Ei che come vicino
Per lo silenzio della notte amica
140Udì tutto il successo, egli vel dica.
Ciascuno apprenda intanto
Da la storia, ch’io canto,
Di questi due ridicoli Rivali,
144Che quel Ciel, ch’è di sopra
Vuol, che fra noi Mortali,
Ciò che si fa la notte, il dì si scopra.
D. Cic. |