Ma chi benchè coperto il tergo, e’l petto 64Di maglia, o corsaletto
Resisterebbe al saettar di quelle
Ciglia crudeli, e belle
De la mia dolce Antonia? 68E chi non mancherebbe
Al dovere, al decoro,
A l’Amico, alla fe
Per quella faccia d’oro, 72Che fa col sol gilè?
Se mirasse là dal Cielo
Giove stesso un sì bel viso,
Nauseando il P.... 76Di nuovo cangeria sembianza, e pelo,
E tornerebbe un altra volta, e due
Per così bella Vacca a farsi un Bue.
Ogni error, che si faccia 80Per una bella faccia,
per un volto adorabile,
Dice il nostro Guarin ch’egli è scusabile.
Dunque amico innocente, 84Di te più non mi dolgo,
Ma tutti omai rivolgo
Contro la rea mezzana i sensi miei.
O cinque volte o sei 88Maledetta Gabrina!
Tu della mia ruina
Scellerata spargesti
Con mercenaria mano i semi ingiusti; 92Empia, e tu sola fusti
La spada onde trafitto
Riconosce il mio cor la morte sua,
Nè la colpa fu lor, Vecchia, fu tua. 96Che s’alla paglia la fiamma s’appiglia