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Con la dimostratione di D. Ciccio si decide una questione Filosofica.

xlvi.
M
I ritrovai per sorte l’altra sera

     Dov’eran certi Giovani Studenti,
     Che portavano hinc inde gli argomenti
     4Intorno al darsi, o nò de la Chimera;
Ed io se ben per lunga età già m’era
     Scordato i Filosofici elementi,
     Pur la parte del sì fra quelle genti
     8Mi posi a sostener per la più vera;
E dissi lor: Chi d’affermar non teme,
     Ch’unir non può tre varie bestie, o due
     11La speciale attività d’un seme,
Guardi D. Ciccio, e le fattezze sue;
     Che in lui sol ne vedrà ben quattro insieme
     14Nempe il Porco, il Castron, l’Asino, e ’l Bue.


A D. Ciccio.

xlvii.
S
Ignor D. Ciccio, in Terra è l’Elefante

     Bestia sì smisurata, e di tal lena,
     Che portò già senza fatica, o pena
     4Sul dorso un mezz’Esercito volante:
Il Mare ebbe colà nel sen d’Atlante
     Trent’anni sono in circa una Balena
     Di sì gran corpo, e speciosa schiena,
     8Che fu creduta un Isola vagante.
Nell’aria pur fu visto andar volando
     Un immenso Uccellaccio, e furibondo
     11Al tempo là de le pazzie d’Orlando;
Ma se si cerca in Mar da cima in fondo,
     Se tutto, e Terra, e Ciel si và spirando
     14Non ha di Voi Bestia maggiore il Mondo.



D. Cic