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D. Ciccio replicò molte volte d’aver ancor egli giudicato più di venti anni,
xliv. Onde già fai con Bartolo gilè,
Non solo infra di noi chiara si fè,
4Ma ne giunse il lustror fino al Perù.
Dunque a che fin quel sempre dir, che tù
Il Giudice facesti al par di me,
E che ’l tuo cul Dottore anch’ei sedè
8Il Tribunal vent’anni, e forse più!
Io sò, che sempre fisso, e non mai sazio
Di giudicar ne festi l’esercizio
11Là ne’ fori di Giano, e in quei del Lazio;
Ma chi nol sa, ne può cavar l’indizio
Dal veder, che t’ha logro il lungo spazio
14D’un tanto giudicar tutto il giudizio.
Al Sig. Ludovico Breni.
xlv. Insigne professor di matematica,
Che certo, e per teorica, e per pratica
4Può star con Archimede al paragone,
Ei fa volar per l’aria un Galeone,
Solo enpiendol di vento; e ciò si pratica
Cacciandogliel fra l’una, e l’altra natica
8Col mezzo d’un gonfietto da Pallone.
Or io, che sono a far tal prova intento,
Se posso aver D. Ciccio per Piloto
11Ne spero meglio il ripromesso evento:
Nè ponno andar le mie speranze a voto.
Perch’essendo ancor ei gonfio di vento,
14Gli accrescerà mirabilmente il moto.
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