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Pretensioni di D. Ciccio.
xxii. Beltà, senno, valor, ricchezze, e merto,
Ridon le genti, ed io tengo per certo,
4Ch’ei dica il vero, e con ragione il faccia,
Ch’egli sia di gran sangue in su la faccia.
Rossa come un pulmon, si vede aperto,
Quindi pel cul da la moroide aperto
8Spesso natura medica gliel caccia.
Si sta comodo ancor; qual’or si pone
Sovra un letto adagiato, o in qualche sedia,
11E parimente è bel: ma un bel buffone.
È un uomo degno assai, ma di bastone,
E un nobil soggetton, ma da Commedia,
14È un Dottoron, che sà, ma di C.....
L’Alterigia di D. Ciccio.
xxiii. A quell’andar sì gonfio, e pettoruto,
Signor da qualchedun siete creduto
4Un utre che sia gravido di vento.
Altri un organ vi stima; e ’l fondamento
Dell’esser per un organo tenuto,
Son le fischiate, che con suono acuto
8Vi rimbomban d’intorno, e fan concerto.
Altri con riflession più spiritosa
Vi giudica un Pallon; mentre i Palloni
11Son balzati ancor essi, e non han posa.
Io però, mosso da miglior ragioni,
Vi chiamerei più tosto Ernia ventosa,
14Ch’è il mal per cui si gonfiano i C.....