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Per i Detrattori della Cicceide.
cccxvi. Sian merda, o che? so ben, che si son messe
A girar susurrando intorno ad esse
4Torme d’arrabbiatissimi mosconi.
Quindi con centomila opposizioni
Le van mordendo, e con frequenti, e spesse
Calunnie cercan di tenere oppresse
8Le mie sempre rettissime intenzioni.
In somma ogn'un toccandomi sul vivo
Dice, che si dovrian beffe, e risate
11A ciò, che di D. Ciccio io parlo, e scrivo;
E così da costoro vengon mutate,
Come da' Putti l'attivo in passivo,
14Le mie C... nature in C.... nate.
Per i Detrattori della Cicceide.
Al Padre D. Placido Buttironi.
Da qualche genio stitico, e svogliato
Ne la Cicceide mia venga dannato
4Or il metro, or la forma, ora il concetto,
E se ben altri ciò crede un effetto
D’invido sentimento appassionato,
O di chi nel dir male abituato
8Anche nella virtù trova il difetto;
Io però, ch’ho diverse opinioni
Da quelle che nodrisce il popolazzo,
11Ne suppongo in altrui male intenzioni.
Stimo, che sol simpatiche cagioni
Muovan cotesti tuoi Visi di C...
14A dar così di naso a' miei C....
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